Con i numeri identificativi sui caschi, questo pezzo d merda nazista se la sarebbe messa la giacca dell'estrema destra polacca?
David Bowie and David Lynch, 1992. 🕊️❤️🩹
Considerazione personale.
All’estero i politici si dimettono per una barretta di cioccolato non pagata con i propri soldi.
In Italia, se hai in corso TRE INDAGINI con accuse gravissime, non solo non ti dimetti, ma fai anche la sbruffona davanti alla telecamera.
Anjelica Huston. 1976 | © Ara Gallant
David Bowie by Christian Simonpietri, Paris, 1977.
🤩
David Bowie at a birthday party
Very good, very good.....
Johnny Cash, 1932–2003
E così Re Carlo, con elegante e reale aplomb, manda un bel vaffa al governo italiano parlando dell'importanza del ruolo dei partigiani nella sconfitta del nazi fascismo. In diretta TV, li ringrazia. E lo fa in Parlamento, in lingua italiana, davanti alle due Camere riunite, mentre al suo fianco siede un La Russa in preda a una sincope trattenuta a stento. Pure Re Carlo è uno di noi: un antifascista.
God save the king, insomma.
#antifascismo
@Paola D'Agostino
Cronache ribelli
Nonostante le inchieste abbiano dimostrato che la ricostruzione dei fatti proposta dalla vittima fosse vera e sebbene una perizia ospedaliera abbia confermato i segni compatibili con un rapporto non consensuale, l’accusa di stupro contro Leonardo La Russa e Tommaso Gilardoni è stata archiviata, a dimostrazione di quanto poco contino il corpo e la parola di una donna in tribunale.
Le indagini hanno persino confermato la presenza di Ghb nei capelli della vittima, sostanza nota come “droga dello stupro”, ma questa evidenza è stata minimizzata fino ad essere liquidata come produzione fisiologica. La ragazza era, secondo tutte le testimonianze, in stato di alterazione psicofisica evidente, ma il fatto che non si sia opposta esplicitamente è stato usato come alibi, ignorando che il consenso non può esistere in assenza di lucidità.
È inaccettabile che la giustizia possa archiviare un caso del genere quando il principio fondamentale dovrebbe essere che senza un “sì” esplicito, è semplicemente un “no”. Oltretutto vi è stata la diffusione non consensuale di un video intimo: un caso di revenge porn che ha aggravato ulteriormente la violenza subita e l’umiliazione pubblica (unica accusa a restare in piedi).
La scelta di archiviare nonostante la gravità dei fatti – la violenza, lo stato di incoscienza, il video condiviso – è un atto di sistemica protezione del potere.
In una società realmente civile l’accertamento del consenso dovrebbe essere la base di ogni giudizio: qui è stato ignorato, come se bastasse l’inerzia di un corpo per assolvere chi lo usa. Archiviare questo caso non è solo un insulto alla vittima, è un messaggio pericoloso per tutte le donne: la tua verità conta o meno in base a chi è il tuo aggressore.
sono una donna e ogni giorno vivo con la paura che quel giorno possa essere il mio ultimo giorno
sono una donna e ho paura a dire di no, a dare un rifiuto, a porre dei limiti perché chissà come può reagire l'altro
sono una donna e ogni volta che esco di casa ho il terrore di essere seguita
sono una donna e, per quanto io ami i vestitini corti che mi rendono ancora più bella, so di non poterli indossare se devo prendere mezzi pubblici o se devo camminare per le strade da sola
sono una donna e sono anche figlia, sorella, fidanzata e amica
sono una donna e voglio essere libera di fare, di vestirmi e di dire un no quando ne sento il bisogno ma non mi è possibile
sono una donna e sono innamorata, ma questo mondo mi ha insegnato a non fidarmi mai completamente delle persone che si hanno accanto perché oggi ti amano e domani ti uccidono.
sono una donna e sono spaventata a morte.
magnolia, Park Skaryszewski, Warszawa
Frida Kahlo (con globo de cristal), c. 1940. Manuel Álvarez Bravo. Fiber-paper vintage silver gelatin print.
Yet it's easy, if you continue maybe you can hear it...
My Turkish friends are sending me sings from their protest walks, asking me to share them since the global news don't do them justice. They translated some of them:
1. "No men ever got me as wet as the TOMA (Riot Control Vehicle"
2. "If you water us a bit more, we will bloom. 💋💋"
3. "Mum, I lied, I'm at the protests"
4. "We'll pass both the midterms and the barricades"
5. "How could there be an "authorised protest", girlie!"
6. "The government that interferes with my walk, what's your zodiac sign!?"
7. "Sweetie, how can you spend your life with just one man?"
Of course, this is just the cheerful side of the story. On the other hand, the Turkish police are using uncontrolled force on the people during the protests while claiming they were attacked. I also saw a video in which the GD of Police in Istanbul was angrily questioning some of the police officers during the riots. He was asking who gave the order to fire at the protestors, and the officers replied, "we moved without an order." I'll tag the source when I find it again.
Mimmo Lucano
Due giorni fa sono state rese pubbliche le motivazioni della Corte di Cassazione sull'inammissibilità del ricorso, da parte della Procura Generale di Reggio Calabria, contro la sentenza di assoluzione a mio carico nel processo d’appello.
Non solo i giudici della Suprema Corte hanno riconosciuto che le intercettazioni contro di me fossero illegittime (sono stato intercettato per anni, praticamente ovunque mi trovassi), ma anche che queste, al di là della loro (il)liceità, non facevano altro che dimostrare che il mio operato fosse mosso da esclusivi intenti solidaristici, e non certo da volontà di lucro o di acquisizione di potere personale.
Oggi che la giustizia, dopo tante umiliazioni, è stata finalmente fatta, mi trovo a lottare nuovamente contro il potere burocratico del Ministero degli Interni di Piantedosi e Salvini (lo stesso che nel 2018, in spregio alla legge - come stabilito da tutti gradi della giustizia amministrativa - e approfittando delle accuse infamanti che mi furono gettate addosso, chiuse i progetti d’accoglienza a Riace) che, per ragioni puramente politiche, appigliandosi ad assurde forzature interpretative, vorrebbe sovvertire la volontà dei cittadini riacesi, dichiarandomi non degno di ricoprire la carica di sindaco.
Contro questa rappresaglia istituzionale combatterò con tutte le mie forze, non solo per rispetto verso le persone che hanno scelto (per la quarta volta) un progetto politico-sociale di riscatto, ma anche per continuare a condurre il mio percorso di lotta contro le disuguaglianze e per un vero sviluppo di un territorio saccheggiato e martoriato da tempi immemorabili.